Quando e perché ho bisogno di un LOGO?

Le opportunità di business sono infinite. Sviluppare idee, progetti e sogni, sono la strategia per il successo imprenditoriale. Basta guardarsi intorno per vedere migliaia di startup che offrono beni e servizi.
Paradossalmente, proprio durante il periodo pandemico, le persone hanno avuto più tempo per pensare e rimodellare il proprio modello di business, sviluppando concetti, migliorando processi, e creandone di nuovi.

Certo, molte imprese sono scomparse, ma altrettante sono nate e per farsi conoscere e prosperare puntano soprattutto a diversificarsi dalla massa delle concorrenti, soprattutto per quel che riguarda la propria identità.

Abbiamo già trattato in quest’articolo di quanto sia importante l’identità aziendale e oggi vogliamo parlare dell’elemento significante che la rappresenta: il LOGO.

Cercheremo di capire quali sono i motivi per cui la tua impresa necessita di avere un logo, quanto questo sia importante oggi per la crescita del proprio business e il consolidamento della propria area imprenditoriale. Vedremo inoltre che il logo è un elemento che cambia e si evolve nel tempo.

Prima di tutto vediamo quali sono i vantaggi di avere un logo.

 

Il logo mostra chi sei

La tua identità come brand è importante quanto i tuoi sforzi per promuoverlo. Comprendere l’essenza del tuo brand, i suoi valori, la sua personalità, come definito dal tuo Brand Identity Prism, è essenziale per mostrare chi sei.

È dall’alba della civiltà che le persone utilizzano tecniche per identificare la propria identità all’interno di un gruppo sociale attraverso segni o simboli. Pensiamo agli stemmi nobiliari per distinguere il rango e la posizione sociale, alle firme di artisti o artigiani per la rivendicazione di opere d’ingegno, alla marchiatura del bestiame per il possesso di beni.

Con lo sviluppo industriale il fenomeno si è espanso fino a diventare globale e dall’epoca moderna non esiste marchio che non sia contraddistinto da elementi visivi univoci.

Il logo quindi è indispensabile, oltre che per rivendicare la paternità dei propri prodotti, soprattutto per esprimere la propria identità in un mercato in continua crescita e sempre più popolato di concorrenti.
Il logo è un modo inequivocabile, ancorché semplice e geniale per mostrare l’identità del tuo marchio senza il bisogno di spiegarlo.

 

Il logo ti distingue dalla concorrenza

Partiamo da un paradosso: non avere un logo che ti renda immediatamente riconoscibile in un ambiente popolato da entità sempre più simili e dove le differenze sono sempre più nei dettagli, può rivelarsi molto pericoloso. Ma altrettanto pericoloso può rivelarsi avere un logo in un ambiente in cui i tuoi simili stanno facendo un lavoro migliore del tuo.
In entrambi i casi avere un logo ti distinguerà dal resto del gruppo, indipendentemente da quanto sia buono o cattivo il tuo lavoro, e questo può essere comunque un vantaggio.
La chiave di questo paradosso sta nel fatto che se stai avendo successo commerciale, anche il tuo logo aumenterà di valore e contribuirà naturalmente ad aumentare la percezione di valore in quello che fai o dei prodotti che offri.
E se hai un logo rilevante e significativo, che le persone amano e in cui si identificano, questo aiuterà a dare qualità al tuo brand, e ad assicurarti un vantaggio anche se c’è qualcuno che lavora meglio di te, o che potrebbe farlo in un prossimo futuro.

 

Il logo è (quasi) sempre in evoluzione.

Sono pochissimi i brand che non hanno mai modificato il proprio logo nel tempo. Con “mai” intendiamo nemmeno un tratto, colore o elemento. Loghi che all’apparenza sembrano sempre uguali, sono quasi sempre stati oggetto di molti restyling negli anni. Ad esempio il logo di Apple è sempre stato una mela, certo, ma la forma, le dimensioni e il colore sono state modificate tantissime volte in circa 40 anni. Il logo odierno di Ferrari, è sempre coerente all’originale del 1947 negli elementi compositivi, ma è stato modificato molte volte negli anni, a partire proprio dall’iconico cavallino di Francesco Baracca, che è stato domato, ritoccandolo nei tratti e modificandone la posa.

Con queste premesse ecco che i brand che veramente non hanno mai modificato il loro logo si possono contare sulle dita di una mano. Questo fenomeno si può spiegare con una fortunata, e difficilmente ripetibile combinazione di eventi: un logo dai tratti grafici capaci di sfidare il tempo e le mode, una brand identity sempre coerente con se stessa, un target di clienti e consumatori immutato e, soprattutto, una ferma volontà della proprietà di non modificarlo. Due esempi? Chanel e Johnson & Johnson.

 
 

Le aziende “normali” quindi sono solite a modificare ed aggiornare il proprio logo di quando in quando per adattarlo a trovare la soluzione migliore per il mercato di riferimento, per adattarsi a nuovi trend estetici e per mantenere la fedeltà al brand da parte di nuove generazioni di clienti. Pensiamo all’automotive, o alle aziende di informatica, dove il processo di aggiornamento è rapidissimo. Pensiamo ad Instagram che addirittura nell’ottobre 2020, in occasione dei 10 anni dal lancio, ha permesso agli utenti di scegliere il logo dell’app da visualizzare sul proprio dispositivo. Ma anche aziende più “tradizionaliste” hanno la necessità di rinnovare il proprio marchio, Barilla ne è un esempio recentissimo.
Questo processo di aggiornamento e cura costante del proprio logo, oltre a portare visibilità al logo - nel bene e nel male, ma tutti sappiamo che “l’importante è che se ne parli” - rafforza la loyalty, il legame con la clientela e qualunque cosa tu faccia con il tuo marchio, i tuoi clienti, o gli appassionati, cioè coloro che non possono permettersi di diventare clienti del marchio anche se lo amano appassionatamente, lo faranno insieme a te.
Pertanto, posto che un logo riconoscibile, familiare contribuisce enormemente alla fidelizzazione del marchio, il suo aggiornamento può fornirti la forza di cui hai bisogno per sopravvivere in un mercato competitivo ed in continua crescita.

 

Il logo è il tuo sogno proibito

Avere un logo significativo, immediatamente riconoscibile e rilevante

Tutti sanno che un logo interessante e rilevante può aiutare ad attrarre le persone verso il nostro marchio. Creare un logo significativo ed interessante che crei curiosità, che attiri le persone spingendole ad interessarsi del tuo brand e magari a diventare tuoi clienti, è il sogno proibito per il marketing di ogni marchio.

Sogni a parte, anche soltanto creare un buon logo, non è una passeggiata. Sono necessarie idee chiare sul tuo brand, innumerevoli sessioni con i designer, innumerevoli revisioni e tentativi, ma riuscire infine ad ottenere il logo che ti rappresenta è il modo migliore per assicurarti quel vantaggio verso i tuoi competitor di cui abbiamo parlato prima.

 

Il tuo logo è ovunque

Quasi tutti su questa terra sapranno rispondere a domande del tipo: di che colore è il logo IKEA? Cosa è rappresentato nel logo di RedBull? Sapresti disegnare il logo di MacDonald o di Apple?

L’onnipresenza è uno dei maggiori vantaggi di avere un logo e questo non è più soltanto appannaggio di grandi multinazionali globalizzate. Grazie all’iperconnessione digitale che unisce ogni persona in ogni angolo del mondo a tutte le informazioni globali, anche marchi di nicchia, praticamente sconosciuti sono potuti diventare trend-setter, e portare il loro logo ovunque nel mondo. Pensiamo ad esempio al brand Fjällräven, recentemente famoso anche in Italia grazie al suo iconico zainetto “Kånken" progettato nel 1978.

Il tuo logo quindi potrà prendere forza dal prodotto che accompagna, ma potrebbe superare presto questo confine, fino a diventare esso stesso il motivo di scelta e di affezione delle persone. E se non in questa realtà, potrebbe diventarlo nel metaverso. Le iterazioni sono infinite nel mondo digitale.
È facile quindi comprendere che un buon logo è come il paio d’ali del famoso gabbiano Jonathan Livingston: indispensabili e sufficienti per uscire dal nido, ma che per consentirti di raggiungere la trascendenza nel volo, necessitano di molto lavoro e di un lungo percorso di consapevolezza.
Per questo il consiglio, valido sia per le startup, sia per aziende già presenti nel mercato, è di non improvvisare, ma di affidarsi a professionisti capaci di tradurre graficamente e condensare in un logo l’identità del tuo brand.

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L’identità aziendale - Brand Identity Prism